Moca 2024 - Un vero back to the root

Conosco Metro Olografix da quando ero ragazzino. Ho sempre desiderato iscrivermi, ma vedevo la partecipazione a un'associazione come un'attività locale e, vivendo in una piccola città un po' lontana da Pescara, ho sempre nicchiato. Quanto mi sbagliavo!
Poi mi sono trasferito a Pescara, dove vivo tuttora, e ho conosciuto alcuni dei soci storici dell'associazione. È così che alla fine, dopo decenni, sono approdato in Metro Olografix.

Da tempo ormai sostengo la necessità di una svolta radicale nel nostro ambiente, che ci riporti un po' al passato; che ci faccia tornare ad apprezzare l'aspetto ludico del nostro lavoro, piuttosto che quello meramente economico.

Questa spinta mi ha portato a fondare hackamole, il cui claim "Bring back the fun to fun and profit" racchiude in poche parole l'aspetto di cui sopra. Una realtà sulla quale io e gli altri fondatori stiamo ancora lavorando e che vuole rivolgersi a un pubblico più ampio possibile di appassionati di tecnologia, design, scrittura e chi più ne ha più ne metta.

Tuttavia devo dire di aver ritrovato questo clima di riscoperta come elemento pervasivo del moca durante ogni minuto dell'evento stesso. Ho assistito a talk interessantissimi sui più svariati argomenti (ho avuto anche il piacere di presentarne alcuni). Ho finalmente dato un volto ai nickname di cui leggevo appassionatamente gli articoli sulle e-zine dell'epoca, che arrivavo anche a stampare per poterle leggere con comodo nel letto prima di andare a dormire.

Insomma ho toccato con mano un fermento latente pronto a scattare alla prima occasione favorevole.

Siamo appassionati (e spesso lavoratori) di un settore bellissimo e, con l'età che avanza, siamo anche responsabili di diffondere questa passione e la sua storia.

Il moca è stato tutto questo. Un fantastico tuffo nel passato ma anche una bellissima finestra sul futuro.