Vincenzo Petrucci
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Sorella Luna

Sorella Luna

«Sai che ti dico? Andiamocene in spiaggia. Io e te, senza dire niente a nessuno»
«A fare che?»
«A guardare la luna, no? Tanto che cambia?»
«E i tuoi? Che penseranno? Ce ne andiamo così?»
«Capiranno Shimizu, capiranno»

Presero l’utilitaria della madre di Koichi. Non chiesero neanche il permesso, tanto a breve tutto sarebbe stato perdonato. Shimizu spese il viaggio guardando distrattamente Instagram e il muro di foto della luna. In effetti, in tutta la sua magnificenza, era uno spettacolo raro, anche se assurdo da condividere; per lo meno ora.

Koichi bloccò le portiere finché non si fu allontanato dal centro abitato. La gente in strada lo intimoriva, gli sciacalli lo terrorizzavano, i saccheggiatori lo facevano incazzare. Sbloccò lo portiere solo quando furono al sicuro su strade secondarie. Tutto era alla rovescia. Gli sguardi assenti furono i loro compagni del viaggio, nei pochi minuti che durò, per arrivare sul lungomare. Senza curarsi di frenare troppo, Koichi si diresse sulla spiaggia, saltando marciapiedi e sbattendo contro bidoni abbandonati. La macchina si fermò sulla sabbia, a pochi passi dal mare. «Scendiamo?»

Shimizu si tolse le scarpe prima di scendere, mentre Koichi si catapultò fuori dall’auto, senza curarsi di chiudere le portiere. Shimizu lo raggiunse e si sedette al suo fianco, con il sedere sulla sabbia e i piedi nell’acqua.

«Koichi… Perché siamo venuti qui?» Koichi le prese la mano. Avrebbe voluto dirle quanto l’amava, quanto fosse stata la cosa più importante della sua vita e che lei era l’unico motivo per essere tristi quel giorno: perché quanto di bello esisteva tra loro sarebbe scomparso. Avrebbe voluto dire queste e tante altre cose, ma disse solo: «Perché da qui si vede meglio».

Si strinsero, mentre la luna diventava sempre più grande.

Dalla radio dell’auto proveniva ancora qualche suono, ora indistinto, gracchiante, che si assottigliò in un esile e malinconico rumore bianco.

Si strinsero di più, mentre il cielo in fiamme accoglieva l’arrivo di sorella luna.

Art by upklyak / Freepik

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